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Terapie ricostitutive, come la pappa reale

In un equilibrato, chiaro e ben scritto articolo, Luca Molinari sulla Gazzetta di Parma ci riferisce dell’incontro Chiesa e omosessuali: a confronto i pareri di sacerdoti e medici che si è svolto nella città emiliana. Un brano dell’articolo (il testo completo è qui):

Chiara Atzori, medico infettivologo, si occupa di malattie sessualmente trasmissibili: «Il 90% dei nostri pazienti _ ha spiegato _ è omosessuale e soffre di infelicità. C’è un forte stato di disagio, la stabilità delle coppie gay è inesistente. L’omosessualità è un tentativo inconscio di riparare a una carenza di sessualità: esistono terapie ricostitutive in grado di contrastare questa malattia». Le testimonianze finali sono state il momento più toccante. «Solo dopo aver riscoperto Dio _ ha detto Stefan _, pregando per capire perché fossi gay, ho iniziato a partecipare a dei corsi. Poco alla volta ho cambiato il mio punto di vista. Oggi sono sposato e ho una figlia».

I Radicali di Sinistra hanno lanciato un’iniziativa di protesta, io mi limito a pensare che Luca (l’autore dell’articolo), Chiara (l’infettivologo) e anche Stefan (il miracolato) possono andare al diavolo. Quanto alla figlia di Stefan, ovviamente faccio il tifo perché sia lesbica.

UPDATE Ma questa Chiara Atzori è proprio un’esperta: Nella mia quotidiana pratica clinica di medico infettivologo mi sono sentita rivolgere richieste di aiuto a riorientarsi da parte di pazienti che, avendo sperimentato pulsioni e comportamenti omosessuali, non avevano tuttavia trovato nel mondo gay (locali, circuiti associativi) risposte adeguate alla sensazione di malessere e di infelicità che sperimentavano!!! E altro ancora cercando con Google. E, ancora, se per disgrazia dovete andare all’Ospedale Sacco, evitate la dottoressa, che fa parte di questo staff.

UPDATE/2 Mi girano davvero vorticosamente i coglioni

UPDATE/3 Quando è troppo, è troppo. La dottoressa Atzori fa anche parte dello staff di redazione del sito aids.it, quindi il danno che può procurare applicando al proprio lavoro scientifico le proprie convizioni pseudo-etiche e religiose è davvero massimo, come testimonia questa pagina del sito medesimo, nella quale dice “Omosessualità per saperne di più vai al sito www.narth.com”, cioè rimanda al sito che teorizza, tra le altre cose deliranti, una terapia per l’omosessualità. Inoltre, la Atzori collabora con Radio Maria e fa parte del Cesad (Centro Studi Achille Dedè per l’educazione alla bioetica e alla sessualità), che organizza “corsi di formazione e informazione sulla sessualità umana come dono, compito e orientamento di tutta la persona, nei suoi aspetti fisici, psichici, spirituali e sociali”.