Home » Virgin Active a Milano: prendere in giro i propri clienti e farlo senza un minimo di stile

Virgin Active a Milano: prendere in giro i propri clienti e farlo senza un minimo di stile

Io avevo capito che con la diffusione dei social network le aziende sarebbero definitivamente cambiate, soprattutto nel loro modo di relazionarsi con il pubblico, con i loro clienti, con gli utenti. Più trasparenza, franchezza, apertura; il tramonto definitivo degli atteggiamenti furbetti. Credo che Virgin Active non si sia accorta della cosa, pensa di essere ancora nel vecchio mondo, quello dove potevi prendere per i fondelli i tuoi clienti e farla franca. Perché l’email che mi hanno mandato ieri è davvero un capolavoro di presa in giro.

A dicembre mi sono iscritto, sfruttando un’offerta, al nascituro centro Virgin di Città Studi qui a Milano: una buona occasione, legata al fatto che – appunto – la palestra fosse ancora in costruzione e quindi impossibile da visitare e valutare. La data di apertura era fissata per il 15 aprile 2012. Ieri mi arriva un’email:

Car@ soci@,

Ti scriviamo per informarti della prossima apertura del villaggio fitness Milano Città Studi.

La consegna della struttura è stata posticipata di qualche giorno, pertanto la data ufficiale per iniziare i tuoi allenamenti è fissata per Lunedì 4 Giugno 2012. Dalle ore 07.00 avrai 5000 mq tutti per te!

Nel frattempo, cogliamo l’occasione per invitarti al party d’inaugurazione che si terrà Giovedì 31 Maggio 2012 a partire dalle 18,30. Ti aspettiamo con la tua famiglia e i tuoi amici, stiamo preparando una festa piena di sorprese e divertimento!

A presto,

Cioè, invece di scrivere che erano dispiaciuti per il mese e mezzo di ritardo (altro che qualche giorno) e che, invento, potevano propormi di frequentare per quel periodo un altro centro o che, per dire, mi regalavano per scusarsi un asciugamano per la Barbie, invece di fare queste cose banali, no mi scrivono per comunicarmi la prossima apertura del centro come se nulla fosse.

Bastava una cosa semplice: caro Marco, ci dispiace siamo in ritardo. Invece no, hanno scelto proprio una modalità furbetta.

E adesso come la mettiamo con la prova costume?