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La morte di Marco Pantani

Posso dire una cosa? È la stessa che ho sempre pensato e fin dall’inizio sul delitto di Cogne: chissenefrega. Intendo: ok, è morto un uomo, mi dispiace. Ma punto. Trovo insopportabile questa frenetica attenzione a piccoli fatti umani, quando attorno succede di tutto e di più. E se poi proprio devo entrare nel merito…la vita di un uomo”sempre in salita”; utile esercitarsi con le possibili varianti: per pattinatore, “sempre in equilibrio”; per calciatore “sempre nel pallone”; per pilota “sempre ad alta velocità”; per tennista “più rovesci che diritti”; per sub “sempre in apnea”; per nuotatore “sempre sul pelo dell’acqua”; per pallavolista “sempre sul muro”.