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Beccato! Forse peccato?

La Guardia di Finanza di Milano è riuscita a individuare l’autore del sito svanityfair.com (è la copia cache di Google, il dominio è sotto sequestro): registrazione negli Stati Uniti, server in Australia, e molti dispetti in Italia. Il sito – gossip aggressivo con decine di querele a carico – era gestito in modo totalmente anonimo, ma la Gdf è riuscita a individuare l’autore pedinandolo sulla Rete. Da un lato sono contento, perché mi pare di aver capito che svanityfair.com facesse parte della famiglia di La Respubblica (anche questo è offline), sito con il quale avevo un po’ litigato ai tempi di blog.it; dall’altro lato però mi allarma la facilità con la quale un sito anonimo può essere svelato e bloccato. E’ vero che probabilmente i gestori non erano così furbi, però è anche vero che se immaginiamo un’altra situazione, cioè un sito di informazione libera che deve lottare contro un regime, ecco una tale facilità di intervento e isolamento deve far pensare.