Home » Una focaccia rosmarino e fango

Una focaccia rosmarino e fango

Ieri sera ho visto gli Stomp, che meritano. Dopo lo spettacolo si pone il problema di trovare una pizzeria in quella zona di Milano (corso Como e dintorni) che il sabato sera è strapiena di gente; incredibilmente troviamo posto (in 9!) nella pizzeria di fronte al teatro (appunto Pizzeria del Teatro, in piazza XXV Aprile). Niente di che, ma va benissimo.

Dopo di noi arriva un gruppo di signori super eleganti, proprio vestiti da gran sera, che – io penso – o hanno sbagliato locale o gestiscono una bisca clandestina nel retro; in tutti i casi vengono accolti in pizzeria come dei clienti abituali, baci e abbracci e grandi salamelecchi. Li perdo di vista.

Qualche minuto dopo, il fattaccio; dal pizzaiolo arriva la segnalazione che la focaccia per il tavolo degli elegantoni è pronta. La vedo: una bella e abbondante focaccia coperta di rosmarino e altre spezie, io sto morendo di fame e la guardo con interesse. Arriva il gestore della pizzeria, prende il piatto, fa due passi e zac, la focaccia – forse troppo unta? – scivola e vola per terra.
Per terra nel senso sul pavimento nel corridoio di passaggio, subito davanti all’ingresso, in una piazza dove stanno facendo lavori e in una giornata di pioggia: per dire di come poteva essere pulito il pavimento, anche volendo pensare che ci possano essere dei pavimenti puliti.
Comunque, niente panico. Con scatto fulmineo l’uomo si piega, raccoglie la focaccia, la rimette nel piatto ricomponendo le fette, si rialza, e si dirige sereno verso il tavolo dei clienti abituali che aveva accolto con tanto affetto e simpatia. E loro con le loro belle cravatte e i loro abiti lunghi si buttano avidamente sulla focaccia, sorridendo grati all’uomo che aveva finalmente iniziato a sfamarli.

Adesso vado a scrivere