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Quaranta e sentirli tutti

Io che ho superato non senza difficoltà tutte le ipocondrie del maschio quarantenne mi sono ritrovato ieri sera a cena con amici medici che hanno esordito raccontando di un caso di qualche giorno prima: un giovane uomo (38) si presenta in ps (pronto soccorso) lamentando forti vertigini (classico sintomo del quarantenne di cui sopra). Loro: che palle questi uomini a questa età e lo mandano a fare una Tac (mi racconteranno poi del brutto clima nel quale vivono i medici di ps, spesso condizionati a fare più esami di quelli necessari dalle denunce facili dei pazienti e dei parenti). La Tac è negativa, ma per estremo scrupolo lo trattengono per la notte. Il trentottenne la mattina si sveglia, passeggia per il reparto tutto bello tranquillo, e poi viene mandato a fare nonhocapitoqualeesamepiùspecifico. Telefonata allarmata della collega: ma il vostro paziente è completamente dissecato!
In poche parole: un miracolo che stesse – ancora – così bene, che fosse vivo. Le sue arterie, dalla carotide alla femorale passando per l’aorta erano da buttare. Loro sono arrivati a teorizzare la presenza di un angelo custode per spiegare la particolarità del caso.

Adesso scusate ma devo andare a fare un ecodoppler ai tsa.