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Donare sangue all’Istituto Tumori: un piacere

Il tema è: la donazione del sangue. A differenza di quanto succede al pessimo e omofobo Policlinico di Milano, all’Istituto dei Tumori si preoccupano che il sangue sia sano e non ariano. Non ti chiedono se sei omosessuale, ti chiedono se hai avuto comportamenti sessuali a rischio. Più precisamente:

  • se hai avuto rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di malattie infettive
  • se hai avuto rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV
  • se il tuo comportamento sessuale ti espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue

La struttura dell’Associazione donatori sangue dell’Istituto mi ha fatto un’ottima impressione, il personale è molto simpatico e accogliente (s. mi ha riferito che si sentiva un gran vociare quanto sono entrato nel salone donazioni, perché io ho raccontato che spesso svengo in presenza di sangue, siringhe & co. e questo mi ha immediatamente messo al centro della scena, con infermiere che mi prendevano in giro, altre che mi minacciavano di violenze fisiche qualora fossi svenuto, altre ancora che mi chiedevano che cosa allora ci facessi in quel posto, pieno appunto di sangue e siringhe), tutto sembra molto ben organizzato.
Tra l’altro mi sembra che si tratti della classica situazione win-win: loro ti tengono sempre sotto controllo (esami continuamente aggiornati, una visita all’anno, Ecg e quant’altro) e ti regalano un giorno di ferie, tu ricambi con mezzo litro di sangue.