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PD: giovani o vecchi, stessi difetti

Osservo da qualche mese quel che accade in rete sull’asse (in ordine casuale): Sofri, Civati, Costa, Scalfarotto, Simoni; insomma: iMille e tutto il resto. Osservo con interesse un po’ perché spesso condivido e un po’ perché: ci sono alternative?

Osservo da qualche mese, ma sempre con un po’ di diffidenza, non so perché. Forse solo perché sono davvero stundaio o forse perché qualcosa non mi ha mai convinto fino in fondo.

Credo di aver capito finalmente che cos’è questo qualcosa.

E’ che se stai facendo quell’operazione lì, cioè se vuoi essere quella cosa nuova dentro alla sinistra italiana, se vuoi costruire quel genere di Partito democratico, se in cima ai tuoi valori ci sono i diritti delle persone: cazzo non puoi organizzare il magnifico evento del Lingotto proprio il giorno del Pride!

Se lo vuoi organizzare, lo devi organizzare a Genova, non ci sono alternative, nessun se e nessun ma. Anche se non ci credi fino in fondo, se l’organizzazione è stata così così, se Arcigay e Arci, se questo e quello: non importa. Non c’era altro posto dove stare per quella cosa nuova che vuoi costruire se non Genova.

Se vuoi diventare quella cosa nuova, devi stare in mezzo alla gente. Alla tua gente. Se quel tema è davvero in cima ai tuoi pensieri, ma come ti viene in mente di spipponarti sulla bellezza delle tue idee e non essere invece in corteo, insieme a noi.

Insomma, qui si parla di un tradimento (Due anni dopo una delle più grandi promesse tradite della politica italiana degli ultimi tempi: il discorso del Lingotto) consumando un altro tradimento.