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Il mio Post sotto l’albero 2010

All I Want for Christmas Is You

Penso che mi metterò quella giacca di velluto blu che ho comprato nel negozio vintage sui Navigli. E una t-shirt con qualcosa di bianco: mi piace quando la luce fa brillare le persone e vedi all’improvviso la scritta su quella maglietta o i tratti di un viso che prende forma.
Uscirò di casa presto, per avere il tempo di vagare a piedi nelle vie lì attorno, dove non incontri mai nessuno, dove Milano sono tanti portoni chiusi, e così poi è ancora più bello scoprire che esiste la gente. Forse ci sarà da aspettare. Ma senza liste, senza esclusioni, non c’è il marketing dell’attesa. Se sei qui, benvenuto.

Saluterò qualcuno, non molti. La maggior parte sono sorrisi e non diventeranno mai parole. Ma non sono momenti silenziosi. Ci sono le canzoni, ecco.

Il caldo, le luci leggere, gli odori che a mano a mano mi mescolano tra loro e diventano il tuo, la musica attorno, il sapore di un bicchiere nel quale non importa in fondo che cosa ci sia. Saremo in trecento, nello spazio di un bilocale. Saremo in trecento, tutti a cercare l’intimità di un contatto inevitabile, che nessuno potrebbe mai accettare in nessun’altro momento al mondo. Stare insieme qui vuol dire proprio stare così, non ci sono vuoti tra te e gli altri, tra te e gli altri ci sono un altro e un altro ancora. Tra te e gli altri al massimo c’è il suo bicchiere, quasi sempre il suo sorriso. Leggero, libero. Il sorriso di chi non ha niente da dimostrare, non ha look da sfoggiare e non chiede nulla a quelle poche ore di musica: solo esserci e non essere da solo: All I Want for Christmas Is You.

Io quest’anno avrò una notte di Natale al Glitter, a raccogliere sorrisi.

Marco (thanks to Matteo)

Tratto da Il Post sotto l’albero 2010, quello intero, l’opera geniale del [Sir].