Con le lenti del mondo esterno, questi matrimoni possono essere interpretati come un evento politico. Ma dal punto di vista delle coppie che si sono sposate, e per le loro famiglie e i loro amici, la cerimonia è stata un testamento personale del loro reciproco amore. Parafrasando ciò che Martin Luther King Jr. ha affermato a proposito dei matrimoni interrazziali, gli omosessuali non si sposano, le persone si sposano. I partecipanti alle cerimonie non sembravano schiacciati dal peso della storia che stavano scrivendo, ma dal timore di svegliarsi da un sogno, quello di vedere realizzato ciò che non avrebbero mai immaginato di poter realizzare nel corso della propria vita. Fino ad oggi, il matrimonio gay era un’idea politica, oggi ne abbiamo scoperto il volto umano: un po’ come quando Rock Hudson o Magic Johnson hanno dichiarato di avere l’Aids…Le coppie che si sono sposate hanno dimostrato che il matrimonio gay non è una questione che riguarda il sesso, ma l’amore. Esso non si configura come una minaccia all’istituzione matrimoniale, ma semmai come un suo allargamento.
[Joel Federman, professore alla Saybrook Graduate School di San Francisco (AlterNet, 14 febbraio 2004) | via Il Riformista]