Felicità urbana è stato il titolo della mia campagna elettorale per il Consiglio comunale di Milano nel 2016, ma potrebbe in realtà essere molto di più
Ai tempi ci era sembrato il modo migliore per raccontare la città che avevamo in mente: vivere felici a Milano si può. Non c’è bisogno di andare in campagna, non c’è bisogno di andare via.
Felicità urbana può sembrare un tema da fighetti del centro, la battaglia di una sinistra che riesce più a capire le esigenze delle persone, ma non è così. E non dobbiamo avere paura di parlare della felicità, non la dobbiamo considerare come la ciliegina sulla torta, immaginarla composta invece da altri ingredienti. La felicità è un pezzo fondamentale della torta.
D’altra parte:
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice, solo se lo erano anche gli altri. (Giorgio Gaber)
Ci sono più dettagli sulla felicità urbana come l’abbiamo immaginata nel 2016 nelle pagine della campagna elettorale, adesso cerchiamo di guardare avanti, di pensare al futuro.
Lo facciamo intanto in due modi: segnalando e condividendo. Provando, cioè, a creare una grande rete di tutte le persone, i temi, gli eventi, gli studi che a vario e diverso titolo si occupano di felicità urbana, magari anche senza saperlo. Lo facciamo con due strumenti semplici:
- un calendario condiviso su Google dove segnaliamo eventi, occasioni, momenti
- una newsletter periodica e poco invasiva dove proviamo a iniziare un racconto, un racconto sulla felicità, cercando di essere molto concreti
E poi strada facendo vedremo, insieme. E, anzi, grazie per qualsiasi idea o proposta o commento: marcomazzeixmilano@gmail.com.