A conferma del fatto che tutti i signori che girano attorno al brand (non a caso in inglese) di Gay.it non rappresentano proprio nessuno, ecco i finalisti di Mr Gay Italia 2004; con tutto il rispetto per i simpatici giovanotti, non ci siamo proprio.
PS: sì in effetti quel sito mi sta antipatico, trovo che l’invasione pubblicitaria sia insopportabile, la mercificazione del *tutto* insostenibile e l’informazione alquanto latitante; però basta il marchio a farlo sembrare il portale del mondo glbtq* italiano