Domani è la giornata mondiale contro l’omofobia. Serve ancora? Certo che serve. Se si parla di deriva zapaterista per descrivere le iniziative a favore dei diritti civili del premier spagnolo, figuriamoci se non serve una giornata del genere. Poi, al solito, il resto lo dobbiamo fare noi. Noi, io. Per esempio mandando al diavolo il prossimo simpaticone che negli spogliatoi del calcetto fa qualche battuta cretina. Non su di me, ovvio. Sul solito sapone che cade, eccetera.
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