Io non so se Houser esagera quando ci racconta di un Maine con gente in maglietta, o se la lettera che Meg scrive all’inverno newyorkese sia solo un bell’esercizio di stile; non so se i cambiamenti dell’Idroscalo siano magari normali e ciclici, e se sia quasi tutto spiegabile con El Nino, non so se siano esagerate le previsioni di chi pensa a una nuova riviera ligure sul Baltico. So senz’altro che non mi dispiace vivere oggi, e che se avessi un figlio, un figlio che potrebbe essere adulto tra 20-30 anni, sarei davvero preoccupato per lui.