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Domenica a piedi con l’ombrello e una bottiglia di Gin

Bella questa domenica senza smog, il cielo di novembre con l’odore di una miniera, solo le macchine dei ricchi in circolazione, i riscaldamenti nelle case sempre al massimo. Qualche gioia, però, il weekend me l’ha regalata: immaginare la parata di carnevale rovinata dal maltempo, con i coriandoli e le stelle filanti tutte bagnate; una festa di compleanno con la migliore musica trash di sempre; la piena consapevolezza di aver raggiunto la pace dei sensi politica, perché con questa destra e questa sinistra al governo non cambia nulla. E sono sempre più convinto che serva, e che stia maturando proprio qui in Italia, un altro Stonewall, un momento nel quale una goccia fa traboccare il vaso e niente sarà più come prima:

Prior to that summer there was little public expression of the lives and experiences of gays and lesbians. The Stonewall Riots marked the beginning of the gay liberation movement that has transformed the oppression of gays and lesbians into calls for pride and action. In the past twenty-five years we have all been witness to an astonishing flowering of gay culture that has changed this country and beyond, forever. [eccetera]

Non so, io dopo questi mesi di discussioni sui Pacs, dopo le cose incredibili che stanno dicendo su di noi, io sento proprio il bisogno di essere liberato un’altra volta. E se il mio spirito pacifico e pacifista si rifiuta di pensare a gesti violenti, l’idea di rompere una bottiglia di Gin sulla testa di qualcuno, senza fargli male, ecco quell’idea mi sembra l’unica via d’uscita.