Dopo Bologna, direi:
- il Pride deve essere a Roma, tutti i santi anni, sempre vicino alla fine di giugno
- il Pride deve passare dentro la città, e vicino a luoghi simbolo dei poteri
- il Pride di Milano, Bologna, Firenze, Genova, Catania, eccetera deve diventare un’altra cosa, tutti si devono far venire un’idea; che ne so a Milano deve essere un Fashion Pride durante la settimana della moda maschile (a metà giugno, come il Pitti a Firenze), a Bologna deve diventare una festa itinerante verso il mare, dove c’è già un sacco di gente; a Genova deve essere un Boat Pride o una regata che riempia di vele arcobaleno tutte le baie delle costa; eccetera
- noi dobbiamo smetterla di litigare
- un solo obiettivo: diritti per i singoli e diritti per le famiglie, tutte le famiglie
prova a dirlo a Mancuso e vedi come sarà felice di questi propositi :)
Un cartello diceva: “Amici, siamo dalla vostra parte, ma se cambiate idea, siamo qui che vi aspettiamo! Le amiche etero”. La condivisione, l’amicizia, il sovvertimento dei ruoli, l’ironia, il desiderio: c’era forse un cartello più bello (e, in fondo, più rivoluzionariamente politico) di quello?
http://noirpink.blogspot.com/2008/06/riflessioni-queer-di-tutto-il-mondo.html
Parole sante. Bologna è stata una cittò stupenda, ha organizzato un pride bellissimo nonostante i mille ostacoli e gli evidenti bastoni fra le ruote e…un pò mi duole dirlo…
ma hai ragione su tutti i fronti!