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Il digital divide, ora lo conosco

Abbiamo scampato per un pelo Kammuri

Il 6 agosto Hong Kong è stata colpita dal ciclone tropicale Kammuri con piogge torrenziali e raffiche di vento fortissime. Tutti i collegamenti (stradali, marittimi ed aerei) sono sospesi. La popolazione è stata invitata a non lasciare le proprie abitazioni.

Dopo Flossie l’anno scorso, ci mancava in effetti un ciclone. Comunque: siamo a Bali e siamo nel bel mezzo del digital divide asiatico. Il cellulare funziona ogni tanto, in modo casuale. La rete in albergo ci sarebbe, ma prima non mi sono convinto a spendere 15 euro per un’ora, poi quando sono entrato in crisi di astinenza hanno finito i voucher e tanti saluti. Il BlackBerry funziona bene con la Rete, ma non mi permette di mandare email. La connect card si collega a Reti dalle quali viene respinta e mi costringe a scegliere network 2G sui quali anche un pixel pesa con un macigno. Insomma: una catastrofe.
A parte ciò, che è ovviamente un dettaglio: questo angolo di isola attorno a Kuta è molto turistico – e lo sapevamo – ma interessante, i balinesi sono simpatici e molto sorridenti, lusso e degrado qui convivono in modo particolare. Ci sono molti australiani e cinesi: su questi ultimi dirò con calma in separato post nei prossimi giorni, perché voglio ragionare sul fatto che ci sono popolazioni con le quali è difficile entrare in sintonia.