Si potrà registrare il proprio mezzo in un archivio elettronico che ne attesterà la proprietà: le bici dovranno avere già una punzonatura con uno degli enti autorizzati da una commissione tecnica
Ma c’è un altro problema, aggiunge Marco Mazzei della Milano Bicycle Coalition, uno tra i marcatori autorizzati: “Il rischio che all’attivazione del registro si formino le code di persone davanti ai rivenditori per farsi marcare la bici o anche solo per chiedere informazioni è molto alto. Serve una comunicazione ai cittadini per scaglionare le richieste. Puntiamo a schedare tutte le bici dei milanesi entro un anno, ma serve organizzazione e il Comune in questo senso deve aiutarci”. Ed è proprio per avere un confronto costante con il Comune che le associazioni di ciclisti e negozianti hanno chiesto l’istituzione di una Consulta cittadina per la mobilità attiva: un organo con membri nominati dal sindaco che partecipi alle decisioni comunali in tema di mobilità urbana, rappresentando tutti quei cittadini che per spostarsi si muovono a piedi o utilizzano mezzi senza motore. La delibera per istituirla, spiega il dem Carlo Monguzzi, dovrebbe approdare presto nell’aula di Palazzo Marino.