OK lo ammetto, mi piacciono i film sulle catastrofi. Tutti quelli qualcosa after, ma anche qualcosa before. Così ieri mi è capitato di rivedere 10 minuti della Tempesta Perfetta, forse uno dei più brutti film degli ultimi 20 anni. Comunque, a un certo punto si cita Sable Island e subito mi si apre su Internet il mondo di un posto fantasico, un lembo di terra davanti alla Nuova Scozia, poco sopra il Maine, comunque in territorio canadese. Una striscia di sabbia in mezzo all’Atlantico, dove la natura è incontaminata e bla bla bla, ma dove ci sono bellissimi cavalli, e molti altri animali. Ovviamente, una gran voglia di andarci anche per vedere questi cavalli correre sull’oceano:
Sable Island is a sand bar – 42 km long and roughly 1.5 km wide – located far offshore, approximately 160 km southeast of Canso, Nova Scotia, the nearest landfall. The island has been the focus of human activities, imagination and speculation for roughly 500 years. Shipwrecks, wild horses, seabirds and seals, and inaccessibility have endowed this narrow wind-swept sliver of sand with a special mystique. The island is the subject of extensive scientific research and of numerous documentary films, books and magazine articles.
La foto viene dal Flickr di come from away.