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Questi 25 anni di American Express

Qualche giorno fa ho scritto a un mega capo dell’American Express in Italia; gli ho scritto per dirgli che ero titolare dal 1983, e che quindi quest’anno avrei festeggiato 25 anni di matrimonio. Mentre gli scrivevo quasi mi passavano davanti questi cinque lustri, la persona che ero quando ho firmato quel primo contratto, quella che sono oggi e tutte quelle che sono stato nel frattempo.

Ho scritto un’email divertente, dove lamentavo il fatto che mi sarei aspettato dopo 5, 10, 15, 20 anni di fedeltà un cenno di ringraziamento. Un portafoglio di pelle, una bambolina di peluche, un portachiavi laccato argento.

Ho scritto per sapere se questo trattamento, cioè nemmeno un grazie in 25 anni, fosse normale e se American Express aveva in Italia così tanti quarantenni (e qualcosa) titolari da così tanti anni e con così tanti anni potenziali davanti.

Ho scritto pensando che nessuno mi avrebbe risposto. Quando poi invece la risposta mi è arrivata, ecco ho pensato che prima o poi la Rete spazzerà via un certo modo di trattare i clienti:

Desidero rassicurarla sul fatto che a partire dal 2006, American Express ha intrapreso alcune iniziative atte a valorizzare la fedeltà dei propri clienti con delle comunicazioni mirate, riconoscendo titolarità storiche come la sua ed in particolare ricorrenze legate ai 10, 15 e 20 anni di titolarità. Per una serie di circostanze, legate alla ciclicità della campagne, il suo nominativo non era stato ancora inserito in queste iniziative.
In considerazione del rapporto che da tempo ci lega, ho dato disposizione di accreditare da subito sul suo conto un bonus di 5.000 punti Membership Rewards, quale segno di riconoscimento della sua fedeltà.