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Weekend-in-Versilia in a post

Ho visto…

  • il nuovo teatro Puccini (gran teatro all’aperto nel parco della musica, per essere precisi) di Torre del Lago: il peggio della sciatteria italiana; quasi tre anni per costruire una struttura banale, con poltrone scomodissime, un foyer che sembra l’ingresso di un centro geriatrico e nessun, nessun elemento di personalità; una grande delusione per un posto che “per fortuna è una notte di luna” potrebbe davvero essere magico, a compensare le inevitabili carenze acustiche; i prezzi dei biglietti sono quasi paragonabili a quelli della Scala, e ti ho detto tutto;
  • la piazzetta di Torre del Lago dove c’è la casa del Maestro è un tripudio di banalità, turismo di basso profilo ed antipatia di commercianti e ristoratori; il basso profilo che non ha niente a che vedere con le capacità di spesa ma con la predisposizione al bello, alla curiosità del bello;
  • la spiaggia gay di Marina di Torre del Lago resta un’oasi nel deserto dei nostri diritti, ma con un pubblico che ha sempre più bisogno di codici nuovi per essere raggiunto; per parlare con questi ragazzi (molti ex ragazzi, per la verità) che fanno notte-in-disco-mattina-a-letto-pranzo-qui-in-spiaggia a commentare quelli che si sono fatti la sera prima e quelli che non potranno farsi la sera dopo perché troppo belli-giovani-magri, ecco per parlare con loro ci vogliono parole speciali, senza le quali non esisterà mai nessun movimento; io alterno nei loro confronti irritazione e curiosità che poi alla fine diventa una sincera simpatia: life is good;
  • l’intreccio autostrada-bretella-svincoli-Aurelia genera un tale livello di complicazione, che prendere la strada giusta qui è un atto di fede: devi credere che al bivio con “autostrada” a sinistra e “autostrada” a destra, la destra sia la cosa giusta da fare, altrimenti andrai a Massa invece che a Lucca, e comunque basta non avere fretta;