Sono cresciuto in una famiglia dove c’era il partito di Mina (mio padre) e quello della Vanoni (mia madre, che per un certo periodo della sua vita assomigliava parecchio a Ornella), durante la mia adolescenza imperava la disco dance, ho visto Grease – boh – 30 volte, sono poi stato educato ai cantautori e quindi sì, senza De André è tutto davvero diverso e non poter più andare a un suo concerto è davvero un dolore, poi qualcuno mi ha fatto ascoltare l’opera e, va bene, ogni tanto vado a correre con la Turandot, che è la mia preferita (Non piangere, Liu, Se in un lontano giorno io t’ho sorriso), così come è difficile passare un weekend senza ascoltare almeno una volta Dancing Queen.
Quindi, è chiaro: per me vale un po’ tutto. Parlare di gusti musicali sarebbe sinceramente troppo. I gusti solo legati alle scelte e qui non si butta niente, altro che scegliere.
Tutto ‘sto preambolo per dire che a me il disco della Vanoni, quello con i duetti piace un sacco. E in particolare mi piace molto la canzone con Eros, Solo un volo; mi piace perché, come mi capita spesso con le canzoni, c’è una frase che poi continua a tornarmi in mente e che fotografa perfettamente come mi sento in certi momenti:
Poi non so se in fondo capita pure a te
che ti manchi ancor qualcosa
anche se non sai cos’è
Ecco, non so che cos’è.