A Firenze, qualche anno fa: affacciati dagli Uffizi e guardando l’Arno, parliamo di noi e del futuro e di come siamo felici e guarda che tenero quel cucciolo che nuota nel fiume
. Si trattava in realtà di un enorme topo. Vabbè.
A Venezia, in un angolo di quelli nascosti, così nascosti che li trovano tutti, su un ponticello, non ricordo di che cosa stavamo parlando, ma si sa Venezia è romantica per definizione e no, ma che carina quella paperella, guarda come va veloce; quale paperella? quella, quella
. Si trattava in realtà di un ratto, proprio bello grande.
I momenti romantici standard non sono per noi.
8 thoughts on “Sapessi com’è strano”
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Quanto meno hai dei momenti romantici.
Pieni di zoccole, ma romantici.
Zoccole?
Marco, dicesi zoccole a Roma. Pantegane in effetti toglie molto all'immaginazione ;-)
Ma dai? Le zoccole a Milano sono un'altra cosa.
(…ma ho perso tutto il rating dei commenti di intensedebate?)
chissà perché ma mi viene da ridere ;-)
come ho scritto su FF, capitò anche a noi da teneri fidanzati che rimiravano le luci sul naviglio grande. "Guarda quel pesce, sta attrraversando il naviglio"… "Ma i pesci non attraversano…cioè…ha la testa FUORI dall'acqua…EEEEK!". E' il romanticismo urbano, a difettare.
Ecco, ci mancano i Navigli in effetti. Rimedieremo. Anzi, potremmo andare a cena da quelle parti e poi fare un pantegana-watching.