Ricevo l’ennesima proposta di non-so-quale-tour-operator e mi torna in mente il tema dei mercatini natalizi. Perché se c’è una cosa che teoricamente non mi dispiace del Natale è proprio l’atmosfera: una città del nord, comunque il freddo, un po’ di neve, le luci nelle piazze di sera, tanta gente in giro, pacchi e pacchettini, le castagne, il croccante, la cioccolata calda, entrare nei bar, perdere il senso del tempo (è sempre buio!).
Peccato che quasi sempre: non c’è la neve, le bancarelle sono oramai globali, la gente è antipatica e isterica, i servizi di piatti di legno intagliati non si possono mettere in lavastoviglie, le candele multicolore con colonne doriche frizzi e lazzi meritano solo un lanciafiamme.
L’unico posto dove sento davvero il Natale è l’Ikea (ma voi divertitevi comunque agli Oh Bej! Oh Bej!, la versione triste degli inesistenti mercatini di Natale).